Nazionale

Benessere psico-fisico: un obiettivo da raggiungere insieme

Le interviste dell’agenzia Dire in occasione della presentazione di ABC. Intervengono: T. Pesce, Uisp; G. Leonardi, ministero Salute; G. Capelli, ISS

 

Lunedì 29 settembre a Roma, presso il ministero della Salute, si è tenuta la presentazione del progetto "ABC – Act, Belong, Commit", cioè: "Agisci e renditi attivo", promosso dall’Uisp, capofila nel nostro Paese, in collaborazione con il ministero della Salute e l’ISS-Istituto Superiore di Sanità.

I rappresentanti dei promotori dell’iniziativa sono stati intervistati dall’Agenzia di stampa Dire, per approfondire i contenuti del progetto e il suo approccio innovativo. 

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“Il progetto nasce all’interno del network europeo Isca-International Sport and Culture Association, partendo da una sperimentazione che arriva dall'Australia - ha spiegato Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - L’Isca ci ha chiesto di essere ambasciatori nel nostro paese per coinvolgere cittadini e cittadine di ogni età sul tema della salute mentale, da non confondere con la malattia mentale o psichiatrica. La salute mentale, invece, si avvicina molto alle azioni che un’associazione come l’Uisp promuove nella quotidianità, sul territorio: si tratta di benessere mentale inteso come salute pubblica, soprattutto in anni non semplici come quelli che stiamo vivendo. L’idea del progetto ha preso corpo proprio nella fase di uscita dalla pandemia, quando la solitudine e la fragilità sono aumentate, in particolare per le fasce di età più giovani. Questo ci ha fatto sentire l'obbligo di aumentare le nostre attenzioni su queste tematiche, anche come risposta al riconoscimento che tre anni fa ci ha dato la Costituzione, con il settimo comma dell’articolo 33 che mette in evidenza il valore sociale, educativo e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme”.

Il progetto ABC è sostenuto dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità: “Un risultato molto importante - prosegue Pesce - mi fa piacere sottolineare la collaborazione fattiva e concreta del ministero e dell’Iss. L’altro obiettivo a cui tendiamo, infatti, è far si che lo sport di base e sociale, strumento per promuovere welfare, benessere e salute, diventi una vera e propria politica pubblica. I nostri interventi sul territorio hanno bisogno di sostegni economici ma anche di una vera condivisione culturale e avere il ministero e l’Istituto al nostro fianco è importantissimo, anche nell’ottica dello sviluppo del nuovo Piano nazionale di prevenzione e poi di quelli regionali. La Uisp ha, infatti, intenzione di calare il progetto su tutti i territori, in stretto rapporto con le istituzioni locali, le realtà scolastiche e aziende sanitarie del territorio”.

“La mission fondamentale del ministero è creare benessere e salute - ha detto Giovanni Leonardi, Capo Dipartimento One Health del ministero della Salute - sicuramente l’attività fisica è uno degli elementi essenziali per ottenere benessere fisico e mentale. Questo progetto si sposa con le finalità del nostro lavoro. Ognuno di noi sa che si sente meglio dopo aver fatto del movimento e lo sport va preso con lo spirito giusto, di divertimento. Dopo gli ultimi anni difficili, siamo molto attivi sulla salute mentale, in particolare dei giovani, abbiamo attivato il bonus psicologo, lavoriamo con la scuola e il ministero dell'Istruzione. Occasioni come questa promossa dall’Uisp, che vuol dire proprio sportperttutti, possono veramente dare una mano in questo percorso di promozione del benessere, perchè lanciano un messaggio corretto”.

Ai microfoni dell’Agenzia Dire, Giovanni Capelli, direttore CNaPPS Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della salute dell'Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato l'importanza di promuovere sani stili di vita. “La definizione di salute come benessere fisico, psichico e sociale sulla carta esiste da tanti anni - ha detto - ma ancora non è stato del tutto assorbito nelle politiche come anche da parte della stessa popolazione. Sempre di più abbiamo interesse a tutelare il disagio psichico e a promuovere la salute mentale, non solo quella fisica, e una cosa interessante è che il ricorso all'attività fisica e allo sport si stanno facendo strada nella promozione dell’equilibrio  mentale, a fianco del supporto psicologico. Molti progetti a livello europeo cercano di intervenire su questa area ed è un piacere riuscire a farlo in un’occasione come questa, insieme a chi in effetti mette a terra queste attività, come succede con le organizzazioni che si occupano di quello che in Europa si chiama grassroots sport. E’ un passaggio importante perché ci aiuta a capire che la salute non si rafforza solo attraverso la medicalizzazione ma si può intervenire anche attraverso una diversa impostazione della vita quotidiana. Persone di tutte le età possono ottenere grandi risultati da interventi che fanno prendere nuovi stili di vita, con abitudini salutari che aiutano sia la componente fisica della salute che l’equilibrio mentale”.

Il disagio mentale sembra molto cresciuto negli ultimi anni: è cambiato veramente qualcosa o semplicemente è aumentata l’attenzione sul tema?
“La società è molto cambiata in questi anni - risponde Capelli - gli aspetti psicologici sono molto legati al modo in cui si struttura la comunicazione tra le persone, quel tipo di relazioni rappresentate dai network sociali che prevedevano l’incontro fisico, anche per giocare o fare attività fisica o sportiva insieme, sono cambiate moltissimo. C’è una diversa relazione che indubbiamente può creare maggiore solitudine e disagio: in genere, vivere in mondi propri non aiuta a mantenere un equilibrio, riduce il confronto con gli altri, rende difficile anche il confronto con sé stesso. Ovviamente c’è anche una tendenza evolutiva che ha cambiato il modo in cui vediamo il disagio mentale, c’è maggiore attenzione, ma la società è cambiata e quindi bisogna immaginare un potenziamento di tutte quelle attività che possono ridurre la solitudine e aiutare a rapportarsi con gli altri, a mantenere l'equilibrio e aumentare la resilienza di fronte agli stimoli psicologici che la vita ci dà”